Violino Acustico o Elettrico?

La decisione di avvicinarsi ad un violino elettrico può essere dettata da differenti fattori, che determinano la scelta e quindi l’utilizzo dello strumento più idoneo alle proprie attese e/o esigenze. Vediamo quali:

Nella quasi totalità dei casi, il percorso di avvicinamento al violino inizia con uno strumento acustico, soluzione che ogni buon insegnante proporrà al proprio allievo per tutta una serie di ragioni che non affronteremo qui e che non intendiamo mettere in discussione. E tuttavia, già nelle primissime fasi di apprendimento, può rivelarsi utile, se non necessario, “silenziare” il violino, per non coinvolgere quanti intorno a noi non apprezzerebbero stridii e stonature passaggio obbligato di ogni allievo.

Nasce in questo caso l’opzione di affiancare al violino acustico una variante “silent”, ovvero un violino elettrico da poter utilizzare in cuffia e quindi a basso “rumore” per quanti intorno a noi.
Una soluzione utile, che continuiamo a considerare “accessoria” allo studio con il più tradizionale violino acustico. Tale necessità orienta la scelta verso una specifica tipologia di strumenti, ottimizzata per tale utilizzo.

Di altra natura l’esigenza o l’aspettativa di utilizzare il violino (anche acustico) in luoghi che necessitano di un “volume” maggiore, un palco o un grande spazio, magari all’aperto, con altri strumenti ad elevato impatto acustico come batteria, chitarra elettrica, voce microfonata e così via dicendo.

In tal caso, l’esigenza è quella di “amplificare” il volume del suono prodotto dalla cassa acustica del proprio strumento e quindi adattarla ai livelli sonori delle altre fonti. Tale necessità orienta la scelta verso sistemi da applicare al proprio strumento (trasduttori o pickup e relativi cablaggi), oppure verso strumenti che già integrano tali tecnologie (elettro-acustici), che andranno connessi via cavo ad un amplificatore o ad un mixer.

Un’esigenza diversa, ma con risultato simile, se si intende registrare il proprio strumento senza doversi avvalere di complesse e spesso costose tecniche di registrazione tramite microfoni esterni.

Una ulteriore opportunità offerta da uno strumento elettrico o elettrificato è quella di “processare” il suono del proprio strumento attraverso effetti che, se utilizzati con perizia, ne migliorano e/o ne modificano il suono.

Equalizzatori, riverberi e delay, flanger, corus e distorsori, tipicamente mutuati dal mondo chitarristico, sono soltanto alcuni degli effetti che possono essere aggiunti e tra loro combinati fino ad offrire nuove possibilità espressive al violinista elettrico.

Tutte queste diverse esigenze, spesso tra loro combinate, influiscono sulle scelte di acquisto e di utilizzo del proprio strumento ed uno degli obiettivi di questa nostra Community è proprio quello di raccogliere ed organizzare le informazioni, nostre o già presenti nel web, per la migliore scelta ed utilizzo di un violino, o più in generale di uno strumento ad arco in ogni modo elettrificato. Seguiteci per saperne di più!

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